ST44


Designer: Mart Stam

Da € 638,00

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Disegnata nel 1926, entrò in produzione l’anno successivo. E’ simile ad una sedia attribuita a Breuer, presente nel catalogo Thonet del 1927-1928. Nella versione originale la sedia presentava una barra di irrigidimento fra le gambe anteriori, che in quella di Breuer ed in tutte le produzioni successive venne sostituita da un elemento curvo sotto la seduta. Già nel 1923 Gerhard Stüttgen, insegnante di scuola d’arte a Colonia, presentò una sedia a sbalzo realizzata con tubo Mannesman trafilato a freddo nell’ambito di una mostra di lavori della scuola, anche se il progetto non fece alcuno scalpore. Il progetto di Stam, che presumibilmente non era al corrente di quella prima proposta, andava oltre la pura applicazione delle possibilità tecniche offerte dal tubo Mannesman, spingendosi alla ricerca delle applicazioni “linguistiche” e formali che la struttura sospesa rendeva possibili, quali ad esempio il tema della rotazione dei piani. In effetti i suoi primi prototipi, forse anche a seguito di una scarsa conoscenza delle più recenti innovazioni che l’industria dell’acciaio offriva, utilizzavano tubolare grigio profilato a caldo e giunti angolari filettati. Solo a partire dal 1926, anno in cui fu invitato da Mies a partecipare all’esposizione dello Stuttgarter Weißenhof-Siedlung, è probabile sia venuto a conoscenza dei metodi di lavoro e delle attrezzature utilizzate nei laboratori del Bauhaus. Alcune settimane dopo la presentazione della sedia di Stam, anche Mies presentò la sua versione di sedia “cantilever” allo Stuttgarter Weißenhof-Siedlung. A Mart Stam è stata aggiudicata dalla corte Tedesca la paternità dell’idea della sedia a sbalzo.

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